Abbazia di San Vincenzo al Volturno – Isernia
Luogo: Isernia
Indirizzo: Rocchetta al Volturno
Telefono: 0865/955246
Giorni per visitarlo: Lunedi, Martedi, Mercoledi, Giovedi, Venerdi, Sabato, Domenica
Tematica: Abbazie e Certose
Sito web: Abbazia di San Vincenzo al Volturno …
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Descrizione dell’abbazia
L’Abbazia è parte di un complesso conventuale attestato nel Chronicon Vulturnense, un codice che contiene notizie raccontate probabilmente da un monaco che visse a San Vincenzo. In questo testo si parla della fondazione abbaziale sulle rovine di in edificio preesistente di epoca antica per volere del duca di Benevento. Questa prima fase risale alla fine del VII secolo e all’inizio del secolo successivo. Il complesso ebbe una crescita di prestigio e ricchezza nel VIII secolo, tanto che Carlo Magno concesse a San Vincenzo, insieme ad altri benefici, l’immunità giudiziaria e fiscale. Nel IX secolo il monastero fu depredato dagli Arabi e abbandonato. Nel secolo successivo il complesso si avviò a una ripresa fino ad una nuova aggressione, che fece propendere per il trasferimento delle sede nel luogo dove si trova a tutt’oggi il monastero. Il complesso fu gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e ripristinato nel dopoguerra. L’Abbazia originale conserva la parte della cripta, decorata da affreschi, mentre del monastero rimane la pavimentazione in cotto dell’ampio refettorio, la cripta dell’Abate Epifanio e la Sala dei Profeti affrescata.
Convento di San Giovanni Battista ai Gelsi – Campobasso
Luogo: Campobasso
Indirizzo: Via San Giovanni Evangelista, 436
Telefono: 000-000000
Giorni per visitarlo: Lunedi, Martedi, Mercoledi, Giovedi, Venerdi, Sabato, Domenica
Tematica: Conventi e Monasteri
Sito web: Non consultabile!
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Descrizione dell’abbazia
Il Convento venne edificato all’inizio del Quattrocento, nel luogo in cui si trovava un eremo più antico. L’edificio venne più volte rastaurato e modificato nei secoli, mentre la Chiesa conserva le sue caratteristiche dello stile cinquecentesco. Si segnala la presenza di una ricca Biblioteca, contenente più di diecimila testi risalenti al Quattrocento. Adiacente al Convento, retto dai Frati Francescani Minori, si trova il Cimitero della città.
Convento di Sant’Onofrio – Campobasso
Luogo: Casacalenda
Indirizzo: Contrada Montelecanne
Telefono: 0874/841405
Giorni per visitarlo: Domenica
Tematica: Conventi e Monasteri
Sito web: Non consultabile!
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Descrizione dell’abbazia
Il Convento ha origini antiche, la sua fondazione risale al ‘500, ma solo i lavori degli ultimi anni hanno saputo dare nuovo impulso ai frati, che lo hanno trasformato in un frequentato centro spirituale francescano. La Chiesa, divisa in due navate, è quasi del tutto priva di decorazioni, tranne per un polittico raffigurante l’Annunciazione, con una ricca cornice in legno di raffinata fattura. L’altare maggiore di marmi policromi è collocato sotto un vasto arco, dietro il quale si trova il coro con sedili di noce intagliati con molta perfezione. Nella parete sorretta dall’arco è dipinto l’emblema dell’ordine francescano. Nel monastero sono visitabili il refettorio e alcune delle celle dei frati. Esterno al convento è il Chiostro, molto spazioso e contornato da un porticato, le cui pareti interne presentano ancora, nelle lunette corrispondenti agli archi, le vestigia di antiche pitture murali.
Monastero di San Vincenzo a Volturno – Isernia
Luogo: Isernia
Indirizzo: Via Provinciale, 10
Telefono: 000-000000
Giorni per visitarlo: Visitabile a richiesta
Tematica: Conventi e Monasteri
Sito web: Non consultabile!
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Descrizione dell’abbazia
La storia del monastero di San Vincenzo al Volturno è racchiusa nel codice miniato Chronicon Vulturnese, con notizie raccontate da un monaco che probabilmente visse a San Vincenzo. L’autore, con la sua testimonianza, voleva celebrare il fortunato passato del monastero per distogliere l’attenzione dal declino che stava passando al momento in cui venne scritto il Chronicon Vulturnese e parla della fondazione dell’abbazia secondo la volontà del duca di Benevento, avvenuta sulle rovine di un edificio già esistente in epoca antica. Il VIII secolo segnò per il complesso un periodo di splendore economico e di prestigio che portò Carlo Magno a concedere a San Vincenzo l’esenzione fiscale e giudiziaria e molti altri benifici. In seguito alle aggressioni e depredazioni da parte degli Arabi, il monastero fu più volte abbandonato e infine fu trasferito nella sede attuale. Il monastero fu costretto a subire un altro duro colpo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma nonostante tutto, è rimasta conservata la cripta, decorata con affreschi, dell’abbazia originaria e la pavimentazione in cotto del refrettorio, la cripta dell’abate Epifanio e la Sala dei Profeti del monastero.