I Misteri di Campobasso possono essere definiti, senza timore di smentita, delle sacre rappresentazioni, ossia delle raffigurazioni che hanno per oggetto delle tematiche religiose.
Benché queste caratteristiche e suggestive macchine processionali siano state ideate e realizzate intorno alla metà del XVIII secolo, la loro origine è il risultato di un processo evolutivo iniziato diversi secoli prima.
Le prime notizie che descrivono l’allestimento di sacre rappresentazioni a Campobasso risalgono alla metà del XVI sec. in occasione della visita in città del feudatario dell’epoca. Le principali corporazioni cittadine di artigiani, per rendere omaggio all’illustre ospite, allestirono, lungo il percorso effettuato dal corteo in visita, i cosiddetti Trionfi. Si trattava di rappresentazioni allegorico-religiose costituite da una imponente ed elaborata struttura scenica e da diversi figuranti che, al passaggio del corteo, animavano la scena con canti e recitazioni. Le strutture, arricchite da iscrizioni e simboli inneggianti all’insigne visitatore, erano spesso dotate di congegni meccanici che permettevano il movimento di parte della scenografia.
Documenti datati 1626, 1688 e 1732, riferiscono che, in occasione della Processione del Corpus Domini le tre principali Confraternite laiche cittadine (della Santissima Trinità, di Santa Maria della Croce, di Sant’Antonio abate) avevano l’abitudine di allestire sacre rappresentazioni viventi su barelle portate a spalla in processione davanti al Santissimo Sacramento.
Tali rappresentazioni, il cui soggetto raffigurato veniva modificato di anno in anno, erano definite “misteri al naturale” e venivano portate in processione ogni anno dalla Confraternita di Sant’Antonio abate e ad anni alterni dalle altre due Confraternite. Una quarta Confraternita (del Santissimo Sacramento) sovrintendeva all’allestimento della Face dei contadini e di quella degli artigiani che venivano portate a spalla in testa alla processione. Entrambe le Faci erano costituite da un grosso tronco di legno intonacato di cera con in cima un pezzo di legno acceso e si differenziavano perché quello realizzato dai contadini era montato sulla base di un tronco d’albero mentre quello costruito dagli artigiani poggiava su un piedistallo.
Intorno alla metà del XVIII sec. la volontà delle Confraternite di rendere stabili i soggetti raffigurati, fece sì che l’artista campobassano Paolo Saverio Di Zinno (1718 – 1781) progettasse quelli che ancora oggi sono conosciuti come i Misteri di Campobasso. Queste straordinarie macchine processionali, conservano il principio dei “misteri al naturale” ma si arricchiscono dei gusti estetici dell’arte barocca e, soprattutto, della geniale struttura in ferro ideata da Di Zinno e realizzata dai suoi valenti concittadini fabbri ferrai. Tale struttura, inserita nella base in legno, è costituita da un asse principale, che si sviluppa in verticale, al quale sono unite, mediante giunture ad incastro, delle ramificazioni secondarie terminanti ad ogni estremità con delle imbracature in ognuna delle quali viene posto un bambino.
I bambini impersonano angeli, diavoli, santi e madonne e i loro costumi, mascherando le imbracature, li fanno apparire sospesi nel vuoto. Tale sensazione illusoria è aumentata dal fatto che la rimanente parte della struttura risulta non visibile o perché viene nascosta da elementi scenografici o perché diventa essa stessa un elemento scenografico. L’asse principale presenta inoltre una sezione di forma rettangolare (ottenuta unendo due barre di ferro di sezione quadrata) con il lato lungo rivolto verso il senso di marcia. Le giunture ad incastro insieme alla sezione e disposizione dell’asse principale, fanno in modo che, durante la processione, le sollecitazioni causate dal peso dei figuranti vengano disperse consentendo di “alleggerire” il peso dell’intera macchina, necessitare di un minore spessore della struttura metallica per sostenere i figuranti e determinare la caratteristica oscillazione dell’intera struttura.
E’ da sottolineare l’intelligenza dell’artista e la grande capacità professionale dei suoi collaboratori fabbri che ben dimensionando la struttura e usando alcuni artifici costruttivi sono riusciti a realizzare dei congegni che ancora oggi, dopo più di 250 anni, possono essere ammirati nella loro piena funzionalità. Si ha notizia certa della realizzazione di diciotto Misteri dei quali quelli raffiguranti I sei Misteri distrutti durante il terremoto del 26 luglio 1805 dal crollo degli edifici in cui erano conservati. rappresentavano il Corpo di Cristo (chiamato dal popolo “il Calicione” a causa della presenza di un grosso calice), la S.S. Trinità, S. Maria della Croce, la Madonna del Rosario (in cui il ferro principale della struttura poteva ruotare su se stesso quando il Mistero era fermo), S. Stefano e S. Lorenzo. Da allora hanno sfilato i rimanenti dodici Misteri raffiguranti Sant’Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant’Antonio abate, l’Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l’Assunta, San Michele e San Nicola fino al 1959, quando i cugini Tucci realizzarono un tredicesimo Mistero, il Sacro Cuore di Gesù, sulla base di un disegno attribuito al Di Zinno.
A partire dal XIX secolo, a seguito della soppressione delle Confraternite, la Processione dei Misteri è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale di Campobasso che, dal 1997, è supportata dall’Associazione Misteri e Tradizioni.
La Processione dei Misteri oggi
L’organizzazione della Processione dei Misteri coinvolge i volontari dell’Associazione Misteri e Tradizioni già a partire da alcuni mesi prima della festività del Corpus Domini. Bisogna infatti revisionare le “macchine”, sistemare i costumi dei figuranti, le divise dei portatori ma, soprattutto, reclutare i figuranti fra quanti, bambini e adulti, desiderano partecipare alla più sentita ed importante tradizione campobassana. La scelta dei figuranti viene effettuata dal coordinatore dell’Associazione Misteri e Tradizioni principalmente in base alle caratteristiche fisiche e fisionomiche: requisito fondamentale per i bambini è la possibilità di stare comodi all’interno delle imbracature, mentre per gli adulti è la capacità di interpretare al meglio il ruolo assegnato. La formazione delle squadre dei portatori e la loro gestione nel corso della Processione, avviene, invece, a discrezione di ogni singolo caposquadra, ciascuno secondo i propri criteri. La mattina del giorno di Corpus Domini, alle 8:00 nel cortile del Museo che ospita i Misteri in mostra permanente, l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Campobasso-Boiano celebra la Santa Messa alla presenza dei volontari dell’Associazione, dei figuranti con i loro genitori, dei portatori, e dalle autorità istituzionali Comunali, Provinciali e Regionali. Terminata la funzione, i figuranti vanno ad animare le strutture in acciaio dei Misteri grazie alla preziosa opera dei vestitori (due per ogni Mistero) che si occupano di assicurare i figuranti alle imbracature e di curare i costumi e gli aspetti scenografici. Alle 09:45 i Misteri lasciano il Museo per iniziare la Processione che li porta ad attraversare le principali vie della città fino a raggiungere piazza Vittorio Emanuele II dove, intorno alle 13:30, dal balcone del Municipio, ricevono la benedizione dell’Arcivescovo prima di ritornare al Museo.
Il tratto più suggestivo dell’intero percorso è sicuramente il passaggio per le vie del Borgo Antico dove i Misteri riempiono le strette strade arrivando quasi a sfiorare le abitazioni che fanno da appropriata cornice alla sfilata.
L’Associazione Misteri e Tradizioni
Nata nel febbraio del 1997 dalla forte richiesta del popolo campobassano, l’Associazione Culturale Misteri e Tradizioni intende proporsi all’attenzione della gente con un forte invito: ”i Misteri sono di tutti e tutti hanno il diritto–dovere di farli crescere”.
Testi di antica data riportano che, a Campobasso, Congreghe e Associazioni si sono sempre impegnate a tutelare il patrimonio storico-culturale legato ai Misteri e noi, oggi, curando l’organizzazione della Processione, cerchiamo di continuare e innovare quello che, sicuramente, è l’avvenimento più importante sia per la nostra Città che per l’intera Regione. Lo spirito che ci spinge a questo fine è quello di poter coinvolgere tutti i simpatizzanti e i devoti della tradizione, per migliorare di anno in anno la Processione e darle maggior risalto possibile sia a livello locale, che nazionale e internazionale. Pur continuando ad avere come scopo principale l’allestimento della Processione dei Misteri, l’Associazione è riuscita nel tempo, grazie
anche a contributi pubblici e privati, a produrre materiale divulgativo teso a valorizzare la manifestazione come ad esempio ventuno edizioni del “Calendario dei Misteri”, cinque dell’opuscolo “I Misteri di Campobasso” e nove del giornale “Il Punto – La domenica dei Misteri Speciale Corpus Domini”.
L’Associazione si è inoltre impegnata per far conoscere i Misteri anche al di fuori dei confini comunali e regionali riuscendo, con il patrocinio delle amministrazioni locali, a far sfilare tutti i Misteri a Roma in Piazza San Pietro al cospetto di Papa Giovanni Paolo II nel 1999 e i tre Misteri di Sant’Isidoro, di Maria Maddalena e dell’Immacolata Concezione ad Assisi (PG) nel 2011 in occasione della consegna, da parte della Regione Molise, dell’olio per la lampada votiva che illumina la tomba di San Francesco.
Più recentemente (nel 2012), per interessamento dell’Associazione, i Misteri sono stati insigniti del titolo di “Meraviglia Italiana” nell’ambito di una iniziativa promossa dal Forum Nazionale dei Giovani che ha premiato siti paesaggistici, siti e beni culturali e manifestazioni della tradizione popolare tra quelle che hanno proposto la propria candidatura. Delle iniziative volte alla conservazione, promozione e valorizzazione dei Misteri, il risultato più rilevante conseguito dall’Associazione è senza dubbio la realizzazione del Museo dei Misteri. L’Amministrazione Regionale, infatti, ha recepito l’istanza dell’Associazione di restaurare alcuni locali siti in via Trento 3 a Campobasso al fine di dare una opportuna collocazione ai Misteri e garantirne una appropriata divulgazione sia per i campobassani sia per coloro che giungono in visita in città.
Inaugurato il 7 Ottobre 2006, il Museo è costituito da due sale espositive ed una sala proiezioni.
Nella “Sala d’Ingresso” sono esposti degli originali costumi d’epoca insieme a fotografie, più o meno recenti, che ritraggono alcuni momenti salienti delle passate manifestazioni. La “Sala Proiezioni”, intitolata al Maestro campobassano Luigi Aurisano, dotata di 45 posti a sedere, consente di visionare comodamente sia riprese della “Processione dei Misteri” girate agli inizi del Novecento sia filmati odierni inerenti la preparazione e lo svolgimento della manifestazione, che in parte ricreano l’atmosfera che si vive a Campobasso nel giorno di Corpus Domini. All’interno della “Sala degli Ingegni”, intitolata al Presidente Onorario dell’Associazione Cosmo Teberino, è possibile visionare nel dettaglio le tredici macchine che sfilano in processione per le vie di Campobasso nel giorno di Corpus Domini, scoprendo le peculiarità strutturali ed artistiche che le rendono uniche al mondo. Nel tempo il Museo, gestito dall’Associazione a titolo gratuito, ha aggiunto alla sua funzione originale anche quella di ospitare eventi culturali di vario genere. Le sue sale vengono spesso messe a disposizione per accogliere presentazioni e conferenze, mostre di pittura, di fotografie, di presepi, rappresentazioni teatrali e concerti.
Fonte: Misterietradizioni.com – Associazione Misteri e Tradizioni | Fonte immagini: Ph Maria Vasco © – Ph Rossella De Rosa © – Misterietradizioni.com – Internet
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