La Processione del Venerdì Santo a Campobasso
Riportiamo la toccante descrizione della manifestazione religiosa che si tiene ogni anno a Campobasso, la Processione del Venerdì Santo, tratta dall’interessante mostra fotografica di Sergio Sammartino, molisano di Campobasso, appassionato viaggiatore, fotografo amatoriale di paesaggi e autore di libri fotografici.
La mostra, intitolata La carriera di un dilettante, si tiene dal 9 al 16 aprile 2022 presso il Circolo Sannitico di Campobasso ed è aperta al pubblico con ingresso gratuito.
Dalla presentazione della Processione così ben descritta dal fotografo Sergio Sammartino oltre che dalle sue dettagliate fotografie emerge l’intensità di una delle più sentite manifestazioni del Venerdì Santo in Italia. Il trasporto emotivo si sente a pelle e non si può non avvertire un particolare coinvolgimento che fa vibrare i cuori dei partecipanti. Un fiume scuro di persone, silenzioso e cadenzato, che scorre lungo le vie del centro storico della città di Campobasso in cui l’evento si svolge.
In un amalgama di sentimenti per il Divino, la condizione emotiva assale la mente e travolge il cuore mentre riempie gli animi della passione e del dolore della Madre di Gesù al suo funerale. La suggestione va ben oltre il credo religioso e approda in un’intima essenza, l’essenza di ognuno di noi che, sedotto da uno spettacolo unico come questo, viene trasportato emozionalmente fino a provare l’orgoglio di essere parte del Molise, il Molise arcaico e primordiale di cui tutti avremmo bisogno.
La Processione del Venerdì Santo a Campobasso
“Il mio quarto libro fotografico, pubblicato nel 2016, ho voluto dedicarlo alla mia amata Campobasso. Come soggetto ho scelto la processione del Venerdì Santo che, come è noto, costituisce da sempre la manifestazione annua più importante dell’intera vita cittadina sia sotto il profilo strettamente religioso sia sotto quello della partecipazione popolare.
La Processione, che è sostanzialmente un funerale, quello di Cristo morto sulla Croce, accompagnato dalla Madonna Addolorata, si snoda per le strade cittadine seguendo un percorso ormai consolidato, con la solennità e la mestizia che si addicono a una manifestazione siffatta.
Ma quello che è impressionante è il silenzio in cui essa avviene: silenzio di tutti i partecipanti e silenzio delle due ali di folla che la avvolgono dall’inizio alla fine, con un coinvolgimento emotivo fortissimo che trova a tratti il suo culmine quando il coro che la accompagna, composto da settecento cantori (uomini e donne, all’incirca in parti uguali), rompe il predetto silenzio e intona un canto antichissimo ed estremamente suggestivo, che dilaga letteralmente nelle vie cittadine con la forza di un tuono.
Diventa difficile allora non cedere alla commozione che coinvolge tutti; ma è bene invece cedere a essa, magari versare anche qualche lacrima e sentirsi almeno questa volta e per qualche tempo orgoglioso e felice di essere campobassano, affratellato a tutti gli altri concittadini.”
A cura di Maria Vasco fondatrice Moliseinvita | Fonte: Mostra fotografica di Sergio Sammartino | Fonte immagini: Ph Franco Di Iorio © – Ph Nicola Di Stefano © – Ph Saverio Zarrello © – Ph Maria Vasco ©
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