“ Referendum Anti Trivelle del 17 aprile. La provincia di Isernia si schiera per il SI “
La provincia di Isernia, al pari di quella di Campobasso, è stata la prima a schierarsi a favore del Referendum del 17 Aprile contro lo sfruttamento fino ad esaurimento degli attuali pozzi petroliferi. Già il 30/01/2016 i due presidenti Coia e De Matteis ( insieme al sindaco di Tufara e all’assessore di Termoli ) parteciparono alla assemblea di Foggia insieme ai sindaci della provincia di Foggia, i consiglieri regionali della Basilicata , i consigli provinciali della Puglia e le associazioni ambientaliste per dire stop alle trivellazioni in Adriatico. Successivamente con un ordine del giorno il Consiglio provinciale votò all’unanimità contro le trivellazioni a largo delle isole Tremiti da parte della Petroceltic, sostenendo il referendum promosso dalla Regione Molise insieme ad altre 8 Regioni. Oggi il fatto che la Petroceltic abbia ritirato la richiesta di sondaggi entro le 12 miglia marine non modifica la nostra impostazione. Secondo il Presidente Coia “ l’uso del fossile come fonte energetica rappresenta appena il 2,5 % del fabbisogno energetico nazionale con un introito delle royalty di appena 340 milioni. Le vere ricchezze del nostro paese sono il turismo ( 19 miliardi di fatturato ) la pesca ( 60.000 occupati ) , il patrimonio culturale ( 40 miliardi di fatturato e 1,5 milioni di occupati ), l’agroalimentare ( 3,3 milioni di occupati e 119 miliardi di fatturato di cui 34,4 di export ), la piccola media impresa manifatturiera ( 4,8 milioni di occupati e 230 miliardi di fatturato ). Se rapportiamo gli utili della estrazione petrolifera ( 6,27 miliardi e 126.000 addetti ) ci rendiamo conto della sproporzione dello sfruttamento dei diversi patrimoni, con l’aggravante che non si azzera la dipendenza dell’approvvigionamento delle fonti energetiche. A questo aggiungiamo che il mare produce il 50% dell’ossigeno dell’atmosfera e assorbe un terzo delle emissioni di anidride carbonica. Per queste ragioni dobbiamo salvare le nostre coste e , piuttosto che andare al mare, il 17 Aprile andiamo a votare SI per salvare il mare ed il nostro ambiente. “
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