PARCO DEI TRATTURI DEL MOLISE
Il parco dei Tratturi è stato istituito dalla Regione Molise l’11/04/1997 l.r. n.9 per la salvaguardia di un patrimonio unico che testimonia le origini pastorali dei molisani; le “autostrade del passato” rappresentavano veri e propri luoghi di incontro in cui si socializzava, si tenevano feste, si pregava nelle chiesette sparse lungo il percorso.
Manifestazione naturale dell’orografia del territorio, queste strade particolari, disposte come i meridiani (tratturi) e i paralleli (tratturelli e bracci) sulle quali sono sorti più di 60 centri abitati, sono da considerare veri e propri musei all’aperto, in cui si trovano testimonianze di ogni tempo e di ogni tipo, architettonico, naturalistico, archeologico, della natura e dell’uomo.
Dal punto di vista naturalistico e geografico, i tratturi si sviluppano per circa 4086 ettari e consistono in lunghe piste erbose che si diramano in un paesaggio molto vario, che va dalle montagne alle colline, alle valli, toccando fiumi e laghi.
I più antichi ed importanti:
Il Celano-Foggia (circa 200 km);
Il Castel di Sangro-Lucera (circa 127 km);
Il Pescasseroli-Candela (circa 211 km);
Il “Tratturo del Re” che collegava L’Aquila a Foggia (circa 243 km) è quello che meglio rappresenta la società della Transumanza (ossia la pastorizia trasmigrante) nel periodo aragonese.
Solo in Molise è possibile ancora andare a cavallo per decine di chilometri attraverso questi “Giganti Verdi” ed ammirarli nella loro ampiezza originale di 111,6 metri con relativi limiti in pietra ai lati.
Da ricordare infine, che nel 1976, con Decreto del Ministero per i Beni Culturali, i Tratturi sono stati dichiarati di “…particolare interesse per l’archeologia e per la storia politica, economica, sociale e culturale della Regione Molise, ponendo di fatto i Tratturi sotto la stessa giurisdizione delle opere d’arte.
A cura di Alessandro Ranieri
dott. in Scienze Turistiche e studioso di Pianificazione territoriale urbanistica e paesaggistico-ambientale
Tratto dall’articolo: Il Molise più autentico
NOTE DA RICORDARE:
Nel 1976, con Decreto del Ministero per i Beni Culturali, i Tratturi sono stati dichiarati di “…particolare interesse per l’archeologia e per la storia politica, economica, sociale e culturale della Regione Molise, ponendo di fatto i Tratturi sotto la stessa giurisdizione delle opere d’arte.”
Per il Molise, la Legge regionale n.9 del 1997 recita:
“I Tratturi in quanto beni di notevole interesse storico, archeologico, naturalistico e paesaggistico, nonchè utili all’esercizio dell’attività armentizia, vengono conservati al demanio regionale e costituiscono un sistema organico della rete tratturale denominato Parco dei Tratturi del Molise“
Dal 1/06/2006 è attiva la candidatura di “La transumanza: i Regi Tratturi” a Patrimonio sia materiale sia immateriale dell’umanità dell’UNESCO, presentata dal Ministero per L’Ambiente con le regioni Abruzzo, Molise, Campania e Puglia.
I tratturi inoltre godono dell’attenzione dell’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, per il riconoscimento della manifestazione della transumanza, ereditata degnamente e rimasta intatta nel tempo grazie alla vocazione agro-pastorale della famiglia molisana Colantuono di Frosolone (IS), l’unica in Italia che ancora oggi, dal 25 al 28 maggio di ogni anno, sposta le sue mandrie dalla Puglia al Molise per poi farvi ritorno in autunno. Carmelina Colantuono, di fatto ultima cow girl italiana, protagonista ed erede eccellente della tradizione della transumanza, è stata scelta come simbolo del Molise migliore a Expo 2015.
Redazione MoliseinVita
Fonte immagini: Internet
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